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Civiltà musicale pugliese

Altri artisti baresi (poco conosciuti) di alfredo giovine

Il contributo dato dalla Puglia alla gloriosa scuola musicale napoletana è immenso, ma non del tutto conosciuto.

Elenco qui di seguito nomi di artisti baresi o residenti a Bari che si sono cimentati nel campo dell’arte dei suoni e del canto. E poiché i nomi di essi non sono compresi in dizionari mu­sicali e similari ritengo di grande utilità segnalarli agli studiosi che si interessano a tale particolare settore di studi.

Le notizie su Scaramucci, Schiavone, Francesco e Antonio Piccinni, invece, le ho rilevate da lavori del Di Giacomo.

E se il Calatrava è incluso in qualche dizionario, la voce relativa non è corredata dalle notizie che qui sotto riporto.

    CALATRAVA NICOLA – Figlio di Bartolomeo, della città di Bari, entrò il 22 febbraio 1695 nel Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli e vi rimase 7 anni ad apprendere ‘com­posizione e suono di tasti’ dal Provenzale e dall’Ursino e violino dal Cailò. Divenne un bravo maestro.

   DE LAURENTIS TOMMASO – Voce di soprano (evirato), fi­glio di Michele, di anni 9 circa, della città di Bari, fu ammesso il 27.3.1718 al Conservatorio  della Pietà dei Turchini, con l’obbligo di servire 9 anni.

   FUSCARINO SAVERIO – Di Bari. Entrò il 30 gennaio 1697 nel Conservatorio della Pietà dei Turchini per apprendere il violino alla scuola del Cailò.

   GARZIA ANDREA – vedi Garzia Vito.

   GARZIA VITO – Voce di soprano (evirato), entrò con suo fra­tello Andrea, anche lui evirato, l’ll gennaio 1717, nel Con­servatorio dei Poveri di Gesù Cristo con l’obbligo di restarvi 9 anni. Erano figli di Simone Garzia, nativi di Bari.

   GIANNELLI GIACOMO – Voce di soprano (evirato), di Giovanni, da Lucca, ma dimorante a Bari, di anni 14, e suo fratello Giulio, parimenti evirato, d’anni 16, entrarono il 25 ottobre 1700 nel Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, per re­starvi Giulio anni 11 e Giacomo 12.  Ma il 29.3.1718, Gia­como prolungò il suo contratto per altri 4 anni, e Giulio per 8. Un altro fratello, anche evirato, d’anni 11 circa, entrò nello stesso Conserv. il 7 dicembre 1714, con l’obbligo di restarvi 11 anni.

   GIANNELLI GIULIO – vedi Giannelli Giacomo.

   GIONETTI DOMENICO ANTONIO – Voce di soprano (evirato), figliastro di Gaetano Salomone e figlio di Angela Vanese, co­niugi della cità di Bari fu ammesso il 26 aprile 1704 nel Con­serv. della Pietà dei Turchini, con l’obbligo di servire 10 anni.

   PALUMBO IGNAZIO – Voce di contralto (evirato) da Bari, en­trò il 12 gennaio 1688 nel Conserv. della Pietà dei Turchini con l’obbligo di servire per 6 anni.

   RAMIRES NICOLA – Voce di contralto, Barese, che nel 1687 prese a servire la chiesa dell’Annunziata, e nell’aprile 1699, rinunziò alla piazza per ritirarsi a Bari. Poiché era rimasto inscritto alla Congregazione dei Musici, sotto la data aprile 1712, in uno di quei registri si legge: “Si celebrano 50 messe per l’anima del Qm. D. Nicola Ramires, morto in Bari”.

   SCARAMUCCI GIUSEPPE – fu Antonio e di Isabella di anni 10 da Bari, entrò alla Pietà dei Turchini nel febbraio del 1662. Tornò a Bari il 1667.

   SCARANO ANTONIO – Voce di contralto (evirato), figlio di Leonardo, nato a Bari, entrò undicenne nel Conserv. della Pietà dei Turchini il 18 ottobre 1694, con l’obbligo di servirlo 8 anni, e scaduto il contratto, rimase in Conserv. fino al 1706.

   SCHIAVONE CELESTINO – di Bari, entrato nel Conservatorio di Sant’Onofrio il 15 maggio del 1767.

   SIGNORILE GIACINTO – Voce di soprano (evirato) di Bari d’anni 16, fu ammesso nel Conserv. dei Poveri di Gesù Cri­sto il 17 luglio 1717, obbligo di servirvi 6 anni.

A titolo di curiosità segnalo: Francesco Piccinni entrato il 29.3.1769 nel Conserv. di Sant’Onofrio e Antonio Piccinni, eunuco, entrato nel Conserva­torio della Pietà dei Turchini il 13 settembre del 1792 per restarvi 8 anni per imparare a suonare il violino. Il 20 giugno del 1799 fu arrestato in Conservatorio come reo di stato.  (riproduzione riservata – 1968)

 

 

 

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