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Bari

I primi voli a Bari di felice giovine

Una pagina inedita e poco conosciuta dai numerosi appassionati di aviazione è la manifestazione aerea tenuta a Bari dal 4 al 18 giugno 1911.

Per meglio solennizzare il Cinquantenario del Regno, le Autorità locali inclusero nelle feste commemorative anche gare di aviazione. L’organizzazione richiese un impegno particolare. Come si giunse a ciò? Un gruppo di giovani intraprendenti della borghesia brindisina, Velardi, Panico, Nisi ed altri, sulla scia del successo che la nuova disciplina stava ottenendo in tutta Europa e in vena di novità, costituirono in Brindisi una Società di Aviazione e proposero al Sindaco di Bari, comm. Capruzzi, di inserire nelle Feste Commemorative alcune gare di aviazione. Il Sindaco accolse con entusiasmo tale invito e mise in moto la macchina organizzatrice. Furono interpellati diversi aviatori, ma la scelta cadde sul francese Elie Mollien e sulla belga Eléne Dutrieu, la quale proprio in quei giorni (22 maggio 1911) stava partecipando a Lucca alle locali gare. Ella aveva all’attivo una brillante vittoria riportata a Firenze nella gara di velocità, aggiudicandosi la Coppa del Re (maggio 1911). Elie Mollien, dal canto suo, era reduce dai successi di Issy les Melinaux e deteneva in quel momento il record di distanza, avendo percorso 60 chilometri, da Hyéres a Blandom, in 45 minuti. Il tutto venne deciso in pochi giorni, venne individuato il luogo e fu dato inizio ai lavori per consentire una manifestazione soprattutto sicura sotto ogni aspetto. La città e gli organizzatori volevano dar prova delle capacità della gente dei Sud, consapevoli che lo spettacolo sarebbe stato uno straordinario richiamo per moltissime persone. II campo di aviazione era costituito da una vasta zona (oggi Corso Mazzini) denominata Campo Marisabella. In origine era un pantano che Isabella d’Aragona, duchessa di Bari, progettò di prosciugare per eliminare miasmi e zanzare. All’avvenimento fu data la più ampia pubblicità. Per la città vennero distribuite bandiere tricolori con l’annuncio della gara e il Comune fece affiggere il seguente manifesto: “Cittadini! Tenendo presente che fino al 20 giugno si faranno spettacoli e gare di aviazione nell’aerodromo di Marisabella; considerato che la direzione di slancio e di atterramento dei velivoli va dall’aerodromo verso il mare, attraversando il tratto di Via Napoli compreso lo stabilimento De Cillis e l’opificio Amendoni; considerato che durante i voli è pericoloso per le persone transitare per il detto tratto da Via Napoli e lungo la spiaggia prospiciente di Marisabella; Dispone – È vietato nei gg. 4-5-7-8-11- 19, c.m. dalle ore 15 alle ore 20, in cui saranno eseguiti i voli, il transito delle vetture e delle persone per il tratto di Via Napoli tra lo stabilimento De Cillis e l’opificio Amendoni”. F.to Capruzzi .

L’attesa si fece spasmodica e, finalmente giunse il gran giorno. Le tribune e lungo lo steccato che delimitava il campo di volo era un gran brulicare di gente giunta da ogni parte. Così riporta il cronista del Corriere delle Puglie nel resoconto pubblicato il 5 giugno “( …) tutta Bari si era raccolta intomo all’aerodromo lungo la strada di Modugno sulla spiaggia che mena a San Cataldo. La banda militare per allietare l’attesa  dei preparativi intona deliziose marcette e altri brani. Ad un tratto, spinto dai meccanici fuori dall’hangar, appare il monoplano Bleriot seguito dall’aviatore

Mollien assistito dal meccanico di fiducia, Lucien Denau. Viene fatto sgomberare

il campo e alle 17.50, uno squillo di tromba annuncia l’imminenza del volo. La velocità del vento è di 8 metri al minuto, ottima secondo Mollien.

Viene issata la bandiera rossa: si vola! Silenzio assoluto.

Continua il cronista “(…) dopo vari squili di tromba il biplano corre veloce sul terreno. Si solleva ad una sessantina di metri e compie un bellissimo volo che dura vari minuti, e atterra fra l’entusiasmo della folla”. Quindi è la volta del Farman della Dutrieu. La folla è ancor più incuriosita, dato che il pilota è una donna. Che tempi!! Stessa fantastica esibizione e grida di gioia della folla entusiasta. I voli vengono ripetuti nei giorni 5 e 7 giugno, con due esibizioni per ciascun pilota. Il 14 giugno accade l’imprevisto. A causa di un forte vento, che aveva messo in forse l’esibizione, durante l’atterraggio, l’apparecchio di Mollien si dirige verso le tribune degli spettatori facendo temere una catastrofe. Ma l’abilità del pilota evita il disastro; Mollien riesce all’ultimo momento a virare, facendo arrestare la corsa del velivolo contro un albero e a mettersi in salvo, saltando dall’aereo. Applausi dei presenti atterriti e gran respiro di sollievo. L’apparecchio riporta ingenti danni per alcune migliaia di lire. Mollien promette, però, di riparare il velivolo in poco tempo, per non privare della magnifica esibizione quanti non avevano potuto ancora assistervi.

Cortrariamente a quanto previsto il 18 giugno viene annunciato l’ultimo giorno di gare. Nonostante un forte vento, l’intrepido Mollien si libra in volo, compie un largo giro sulla città e atterra dopo vari minuti. La Dutrieu preferisce rinunciare. Nello stesso giorno da Parigi partiva il Grande Raid del Giro d’Europa, con tappe a Bruxelles, Calais, Londra e rientro a Parigi. Della manifestazione barese l’unica testimonianza ufficiale è una cartolina commemorativa realizzata dal fotografo professionista, A. C. Russo. Ci sono pervenute, inoltre, alcune immagini realizzate da un fotografo dilettante, Mischer, un tedesco trapiantato a Bari, per lavoro. La cronaca riferisce che fu commissionata anche una ripresa cinematografica, della quale però non si è trovata traccia. Non si conosce, altresì, l’esistenza di un annullo postale. (riproduzione riservata, f.g. – 1985)

 

 

 

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