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Tradizioni popolari baresi

La sposa (l’amata) morta o Il Congedo

Signor capitano, mi dia licenza.
Signor capitano, mi dia licenza.
Quando vado a trovare la mia amorosa
Che l’ho lasciata sul letto ammalata,
Che l’ho lasciata sul letto ammalata.
La licenza tu l’avrai.
La licenza tu l’avrai.
Sei un buon soldato.
Arrivato alla stazione,
Sendii suonare le campane.
Domandai a una vecchia:
Chi è morta?
Arrivato al castello di mare
La vidi venire
Con una croce in compagnia.
Costantino che porta quel morto,
Costantino che porta quel morto,
Per piacere fermàte un poco.
Per piacere fermàte un poco.
Quando era viva dorava d’amore,
Ora che è morta dora di fiore.
Quando era viva dorava d’amore,
Ora che è morta dora di fiore.
Non l’ho baciata quando era viva,
Non l’ho baciata quando era viva,
Ora che è morta la voglio baciare.
Ora che è morta la voglio baciare.
Arrivata la mezzanotte
Un colpo s’udì.
Era il giovane bersagliere
Che s’ammazzò.


(Informatrice: Caterina Milella).
Vedi: VITO CELIBERTI: Canti di Gioia, pag. 92; VIDOSSI: n. 5; NIGRA: n. 17; BRONZINI: La canzone epico-lirica, I, pag. 429; FERRARO: Canti monferrini, pag. 56, n.39; FERRARO: Canti di Ferrara, pag. 92, n. 7; ToscHI: Romagna, pag. 112.
In Spagna si chiama “La muerte de la novia”.
“La canzone, secondo il solito, dalla Francia del mezzodì s’infiltrò in Catalogna, lasciando anche qualche leggera traccia in Portogallo”, NIGRA: n. 17.

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