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Civiltà musicale pugliese

NICOLA FORNASINI di alfredo giovine

    Da Angelo e Maddalena (di Pietro Columbo), entrambi bre­sciani, nacque a Bari Nicola Fornasini, il 17 agosto 1803.

   A Bari apprese a suonare la tromba e il clarinetto e, porta­tosi in Napoli con i genitori, entrò nel Regio Collegio di Musica di S. Sebastiano, diretto da Zingarelli, che allora risiedeva nel­l’abolito monastero dei padri gesuiti.

    Il Fornasini dopo breve frequenza affrontò e superò brillan­temente gli esami per la piazza franca. Entrò, quindi, nel 1815, come interno e condiscepolo di Mer­cadante, Conti, Bellini, Ricci, Costa Michele ed altri. Ebbe come istitutori l’altamurano Tritto e Ruppi nel con­trappunto e composizione, Furno (padre) per il ‘partimento’, Mosca Luigi e Spalletta per il canto, Carabella e Ceretelli per il violino, Guida e Lovero (padre) per il violoncello e per il contrabbasso, Fiore per il flauto, ancora Ruppi per il clarinetto, Albano per l’oboe, Zeboli (padre) per il fagotto, Marra per gli ottoni.

    Mentre il Fornasini proseguiva i suoi studi con molto impe­gno, nel marzo del 1821 ebbe occasione di assistere all’arrivo di truppe austriache che occupavano il Reame delle Due Sicilie.

   Fra queste spiccava il reggimento di R. Alexander e in par­ticolar modo la sua banda diretta dal maestro Leonarth. Il fatto che i suonatori fossero stati ospitati in San Sebastiano resero il Fornasini bramoso di apprendere nuove nozioni e di acquisire altre esperienze. Particolarmente inclinato al genere bandistico, non tralasciava il minimo particolare della cura che il Leonarth poneva nella preparazione dei pezzi eseguiti dal suo complesso. Per questo il maestro tedesco prese a benvolere il Fornasini, che da tale protezione ebbe ad arricchire considerevolmente le sue conoscenze. L’amicizia che andava stringendosi man mano che il tempo passava consentì al Fornasini di iniziare alcuni suoi lavori di genere bandistico.

    Il rapido e concreto progresso ottenuto gli consentì di for­mare con gli allievi del Conservatorio una banda musicale, che, tra l’altro, eseguiva sotto la sua direzione la ritirata al crepuscolo, ad imitazione delle bande dei reggimenti militari. Il Fornasini, però, essendo dotato di doti eclettiche e di alata fantasia, componeva musiche vocali e strumentali che, ascoltate da maestri e competenti, gli procurarono larga stima e notorietà.

   Nel 1822 fece rappresentare nel teatrino del Conservatorio, di cui era alunno, l’operetta Il Marmo (libretto sconosciuto), alla quale seguirono Amalia di Reamur (libr. A. L. Tottola, Napoli, Teatro Nuovo, 1828), Oh quante imposture (Napoli, Teatro Nuovo, 1829), Un matrimonio per medicina (libr. Ferdinando Livini, Teatro Nuovo, 1829), Avvocato in angustia (farsa, libr. scon. Teatro Nuovo, 1834), La Vedova scaltra (ope­retta, libr. scon. Teatro Nuovo, 1834), Roberto di Costanzo (libr. V. N., Teatro San Carlo, 30.5.1839), Margherita Pusterla (ballo, S. Taglioni, Teatro San Carlo, 4.10.1846), L’eroe cinese ossia Fedeltà e Clemenza (ballo, Teatro San Carlo, 19.11.1846), Spa­gnoli in Africa (ballo, Teatro San Carlo, 1852), Caterina Cor­naro (con altri autori,  balli, Criol, Teatro S. Carlo, stag. 1842-43).

Oltre alle opere teatrali il Fornasini scrisse musica sacra, musica vocale, musica per orchestra, per bande militari e musiche per il torneo di Caserta del 1846. Mentre fu capo musica militare e direttore di tutte le bande e fanfare militari dell’armata del Reame di Napoli, riuscì a rico­prire anche la carica di Ispettore delle classi degli strumenti a fiato nel Conservatorio presso il quale sono ancora conservate cinque sue opere.  Morì a Napoli il 24 giugno 1881.

(riproduzione riservata – 1968)

 

 BIBLIOGRAFIA

BELLUCCI M. A. – I musicisti baresi in Rassegna Pugliese, vol. II, n. 13;

ENCICLOPEDIA della Musica. Milano, Ricordi, 1963-64.

FAENZA V. – I maestri di musica della provincia di Bari, in Barinon, Bari, Cannone, 1884.

MASCIA G.- N. Fornasini in Gazzetta musicale di Napoli, nn. 30-31 (31.10.1865) , n. 33 (10.11.1865).

PETRONI G. – Nicola Formisano (sic) in Storia di Bari, Accolti Gil, 1912, vol. III, pag. 400.

SCHMIDL – Dizionario Universale dei Musicisti, Milano, Sonzogno, 1926.

VILLANI C. – Scrittori ed Artisti Pugliesi, Trani, Vecchi, 1904.

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