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Civiltà musicale pugliese

PIETRO ARGENTO

Argento mentre dirige in una Chiesa di Gioia del ColleQuasi tutti gli Italiani appassionati o no di musica classica conoscono di fama il maestro Pietro Argento; ma molti di essi non sanno che il celebre direttore d’orchestra è nato il 7-3-1909 a Gioia del Colle, la ridente cittadina pugliese, rinomatissima per i latticini, ma soprattutto per il suo concerto bandistico.
I nostri vecchi baresi ricorderanno ancora con gli occhi lucidi il capo banda, il primo trombone Argento, che nel “ricamare” i suoi assoli. mandava in visibilio il pubblico in Piazza Prefettura.
E in questa piazza vidi per la prima volta il maestro Argento dirigere un proprio pezzo sinfonico dal titolo inconsueto : ?.
Notai con quanto amore e con quanta toccante diligenza il papà del Nostro cercava di contribuire al successo del suo “ragazzo” alle prime armi.
Che sia così lo conferma nobìlmente il celebre maestro che a tale riguardo ebbe a dire, in occasione del conferimento della medaglia d’oro del Premio Gioia del Colle nel maggio del 1966:
“Il ricordo di mio padre è il riconoscimento perenne ad un uomo che mi ha educato alla severità degli studi e alla passione per l’arte. Senza l’educazione bandistica e se non avessi bevuto alla viva fonte della musica di mio padre, non sarei giunto ai successi di oggi. La mia vita non è stata facile, ma le difficoltà mi hanno temprato e voi sapete che la vita guadagnata con fatica costituisce un grande ideale. Io amo l’arte, è la mia seconda madre e cerco di sentirla con umiltà. Ricordo anche che nella mia ascesa sono stato aiutato dal Comune di Gioia dei Colle che ancora giovanissimo mi assegnò una borsa di studio che mi consentì di intraprendere questa carriera”.
Infatti dopo i primi insegnamenti paterni il maestro Argento continuò la sua preparazione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, sotto la direzione del maestro Francesco Cilea, diplomandosi in composizione e direzione d’orchestra. Nel contempo studiò pure pianoforte, oboe e organo senza che tale impegno gli impedisse di continuare gli studi classici e umanistici.
Sotto la guida di Bernardino Molinari, che dirigeva il Corso Superiore di perfezionamento per Direttori d’orchestra nell’Accademia Nazionale di Musica di Santa Cecilia, l’Argento conseguì brillantemente il diploma.
Egli debuttò a Foggia in Fedora nella stagione 1934-35 dopo essere stato il direttore di quel concerto musicale per un certo tempo.
Da qui l’ascesa del maestro Argento viene accompagnata dai più lusinghieri riconoscimenti di stimatissimi esperti dei più importanti giornali e riviste del mondo.
E da allora un rapido cammino lo ha portato ad essere maestro dell’Orchestra sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma, Direttore stabile dell’Orchestra sinfonica di Milano della Radiotelevisione Italiana, Direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica dell’Urbe, Direttore stabile dell’Orchestra Romana da Camera della Società del Quartetto, Direttore dell’Orchestra Sinfonica di Bari, dirigendo un’infinità di volte per le più rinomate istituzioni concertistiche e sinfoniche italiane ed estere, partecipando a molti festival nazionali e internazionali.
In queste occasioni ha diretto altresì l’Orchestra della Fenice di Venezia, le Orchestre di Torino, Roma e Scarlatti di Napoli della Radiotelevisione Italiana, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro Nuovo e dell’Angelicum di Milano, del Teatro Comunale G. Verdi di Trieste, del Teatro Regio di Torino, del Teatro Comunale di Firenze, del Teatro Comunale Carlo Felice di Genova, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra della Regione Siciliana, l’Orchestra Filarmonica di Dresda, l’Orchestra Filarmonica di Praga, l’Orchestra Filarmonica di Mosca, la Grande Orchestra Sinfonica di Radio Mosca, la Grande Orchestra Sinfonica della Repubblica di Leningrado, le Orchestre Filarmoniche di Leningrado, Riga, Kiew, Odessa, Leopoli, l’Orchestra Sinfonica di Radio Zurigo, l’Orchestra Sinfonica di Radio Losanna, l’Orchestra Sinfonica di Radio Lugano, l’Orchestra Sinfonica del Teatro San Carlos di Lisbona, l’Orchestra du Conservatoire e l’Orchestra Colonne di Parigi, l’Orchestra Sinfonica di Stato del Cairo, Berlino ed altre.

Di questa intensa attività si sono occupati i nomi più importanti della critica mondiale come Guido Pannain, Franco Abbiati, F.L. Lunghi, M. Rinaldi, Rosellini, O. Mancini, U. Stella, Alfredo Parente, G. Confalonieri, A. Savinio, F. Genovesi, Jacopo Napoli, V. Damerini, R. Mariani, M. Riet, Giorgio Vigolo ed altri mentre fra gli stranieri figurano Lily Bienvenu, Richard Pfleshort, Erich Wintermeier, Karl Langeder, Antoine Gennaoui, Alberto Baiocchi, Mirko Tebaldi, Georges Leon, Ruj Colho, Francine Benoit, Jolj Braga Santos, A. Darov, B. Scejnkman e molti altri che ebbero a rilevare le spiccate doti di eccezionale direttore d’orchestra del Nostro.
Intensa è stata ed è la sua opera nel campo teatrale. Particolari successi ha ottenuto in Austria, Germania, Portogallo, Svizzera, Cecoslovacchia, Egitto, Francia e URSS.
In quest’ultimo paese durante il secondo giro artistico svoltosi nel 1962, diresse a Mosca l’Orchestra Sinfonica di Stato dell’URSS incidendo dischi.

Fatto inconsueto se si consideri che egli fu il primo direttore occidentale ad operare questo “disgelo”.
Le accoglienze calorose ricevute in quel gelido paese lo fecero salire in grande estimazione.
Critici e pubblico lo considerarono un eccezionale, affascinante e ardente interprete, il quale “assicura sempre all’ascoltatore un profondo godimento artistico”.
Infatti, richiesto insistentemente una terza volta, l’Argento vide accrescere notevolmente il suo prestigio.
In quest’ultima occasione il grande scultore sovietico Kerbel (autore del monumento a Marx) realizzò in modo felice il suo busto che oggi spicca nel Museo delle Belle Arti di Mosca.
Ma non sono soltanto i pubblici, la critica e la stampa ad attestare il favore che gode nel mondo della musica; Oistrach, Rubinstein, Kempff, Rostropovic, Magaloff, Bachaus, Gilels, Malinin, Stern, Navarra, Orsovsky, Santoliquido, Anfitheatroff, Carmirelli, Von Cliburn, Firkusny, Weissemberg, Ferras, Milstein, ed altri dimostrano di tenerlo in particolar conto se lo richiedono come direttore e come prezioso collaboratore alle loro esecuzioni, mentre Walter Gieseking, Fischer e Thibaud in un particolar momento della loro carriera lo elessero collaboratore stabile.
Nonostante l’intensa attività direttoriale che non gli lascia molto margine di riposo, l’Argento si è dedicato pure alla composizione.
A parte il già citato lavoro giovanile ” ? “, fra le composizioni più note e più eseguite figurano: il balletto “Miles gloriosus”, le musiche di scena per i “Menecmi”, il poema sinfonico “I contrasti”, la “suite” sinfonica “Il film sonoro”, “Serenata per orchestra d’archi”, oltre ad aver arricchito con i suoi commenti sonori molti documentari e film.
L’Argento ha prestato, altresì, la sua collaborazione ai giornali “Il Corriere di Napoli”, “Il Mattino”, “Musica d’oggi”,”Le Maschere”, “Euterpe”, “La Revue Musiquelle” di Parigi e non ha mancato di far pubblicare su una rivista letteraria di Cagliari, diretta dal prof. Camillucci i suoi studi critici ed analitici sulle nove sinfonie di Beethoven e “Studio su musiche e musicisti dell’Ottocento napoletano”.  Alfredo Giovine 1968.

 

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