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Civiltà musicale pugliese

Rosetta Di Leone

  

 

  Nacque a Bari l’11.1.18 82, da una famiglia di musicisti oriundi di Santeramo in Colle (Bari). Il padre Stefano, maestro di strumenti a corda, le diede i primi insegnamenti, ma dal prof. Cassano e dal maestro Nicola Costa, poi, apprese a suonare il pianoforte. In seguito prese lezioni di canto dalla signora Malvezzi (maestra del tenore/scultore GaetanoStella e suocera del maestro N. Costa).

La Di Leone aveva una stupenda voce di soprano e il padre desiderava che divenisse un’artista; ma la sventura volle che il genitore venisse rapito agli affetti dei suoi cari quan­do la famiglia aveva bisogno di aiuti.

La Di Leone mise da parte i suoi sogni artistici e si dedicò all’insegnamento per sostene­re la mamma, i fratelli e le sorelle.

Per questo insegnò in istituti didattici, cantò in chiese di Bari come in San Marco, San­ta Scolastica, San Nicola, suonando anche l’organo.

Compenetrata della sua missione rifiutò ogni proposta matrimoniale e rimase tenace­mente e religiosamente legata alla famiglia come capo affettuoso e rispettato. Modesta e semplice ma dotata di forte sentimento, seppe farsi amare e la sorella Pina, a Lei soprav­vissuta, mi ha parlato con raro slancio di riconoscimento dell’umile lavoratrice tutta dedita alla famiglia e alla formazione delle giovani leve che affrontavano il mondo della musica.

Infatti ebbe il vanto di preparare Licia Albanese, soprano di risonanza mondiale, e il bravissi­mo e squisito tenore Francesco Signorile che tanto successo riscosse nella sua gloriosa carriera. Morì in Bari il 10.12.1965 e rimane un luminoso esempio di altruismo e di fedeltà all’arte, cercando in qualsiasi occasione di inculcare e facilitare ai suoi alunni quei traguardi di gloria ai quali aveva rinunziato con nobile e sublime gesto di rinuncia. (riproduzione riservata, alfredo giovine, 1982)

 

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