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Chi siamo

Alfredo Giovine
1907 – 2007
Centenario della nascita

Il Centro Studi Baresi, nasce nel 1985, per iniziativa di Felice Giovine, con lo scopo di ristampare opere ormai esaurite, rare e introvabili di Alfredo Giovine. All’esordio, un cofanetto con la ristampa di sette volumi:

1) Le Stòrie de Nononne Iangelìne

2) Ricorrenze Notevoli del Popolino Barese

3) U Spassatìimbe

4) Acchesì Facèvene l’Andìche

5) Sessantotto Indovinelli Baresi

6) Canti Popolari Religiosi Baresi

7) Ninna Nanne de Sanda Necòle

Nel 1995, alla morte di Alfredo Giovine, è stato creato il “Centro Studi Alfredo Giovine”, integrato nel C.S.B. nel quale sono confluiti e l’Archivio delle Tradizioni Popolari Baresi (A.T.P.B.), e la Sezione Civiltà Musicale Pugliese, fondati da a. g., nel 1960.

A seguito di tale aggregazione, il Centro Studi Baresi, è divenuto anche Centro di raccolta e documentazione di cose, avvenimenti, riguardanti anche personaggi baresi e pugliesi, con il preciso scopo di salvaguardare e valorizzare testimonianze scritte ed orali e documentazione che altrimenti sarebbero andate perse o al macero.

Il C.S.B. ha curato anche la 3^ e la 4^ edizione della Bibliografia ed Emerografia di a.g. (un resoconto cronologico di tutto il pubblicato), con oltre 1000 titoli tra libri, opuscoli, articoli, compresi interventi e collaborazioni non solo a livello nazionale; è ha in preparazione la 5^ ed. che termina con la produzione fino al 1995, anno della morte di a. g.

In occasione dell’Ottavo Centenario della traslazione delle ossa di San Nicola da Mira a Bari, nel 1987, il C.S.B. ha pubblicato “Le immagini popolari di San Nicola” (a cura di Alfredo e Felice Giovine) e, nel 1989, “Il Teatro Alfieri di Asti”, di a. g.

Per celebrare il Centenario della nascita di a.g., nel 2005, è stato pubblicato per le Edizioni Giuseppe Laterza di Giuseppe Laterza, “Il Dialetto di Bari”, (Grammatica, lettura e scrittura), Euri 25.oo.

Nel volume a. g. fissa e illustra semplici e precise regole di grammatica, di sintassi, elabora e propone, cosa più importante, un metodo semplice, snello ed accessibile a tutti, soprattutto bambini, per scrivere e leggere il dialetto di Bari.

Il volume era stato approntato sin dal 1964, e anche allora l’argomento suscitò molto clamore da parte di cultori di dialetto e di poeti vernacolari, i quali ritenendo di dover rinunciare a scrivere liberamente come avevano sempre fatto, e temendo di dover rivedere le loro posizioni su tale argomento, con errate e presunte conoscenze, costrinsero a. g. a rinunciare alla pubblicazione.

Dopo 40 anni, il figlio Felice, rispolverando quel vecchio dattiloscritto, ha deciso di darlo alle stampe, grazie soprattutto a Giuseppe Laterza fu Nicola, titolare delle Edizioni Giuseppe Laterza.

La lettura del saggio introduttivo di a. g. al volume “due parole ai lettori”, scritto nel 1964, ma valido ancora oggi, farà comprendere motivi e argomentazioni che indussero a. g. a tale iniziativa:

l’effettiva esigenza di uniformare e semplificare la grafia del dialetto barese, perché possa essere scritto e letto da chiunque. E questo lavoro, senza dubbio è un traguardo raggiunto ed è l’ultimo regalo che Alfredo Giovine ha voluto fare alla città di Bari e ai baresi.

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