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Civiltà musicale pugliese

Il Conservatorio di Bari compie 90 anni

Il 4 febbraio 2022, il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, in quanto tale, festeggia 90 anni; infatti in tale giorno e mese del 1932, fu approvato il primo Statuto, naturale prosecuzione del Liceo Musicale e dell’Istituto Musicale “Niccolò Piccinni”, fondato, nel 1925, dal maestro Giovanni Capaldi.
Divenne, poi, Consorzio tra l’Amministrazione Provinciale, il Comune di Bari e il Consiglio Provinciale dell’Economia Corporativa e, finanziato per 70.ooo lire dalla Provincia, per 70,ooo lire dal Comune e da 40.ooo lire dal Consiglio dell’Economia Corporativa, alla cui presidenza, venne nominato Antonio Marino, quale Commissario Prefettizio con Giovanni Capaldi, presidente Onorario.
Seguirono varie modifiche e aggiornamenti alle denominazioni. Nel 1936, venne soppresso il Consiglio d’Amministrazione, ripristinato poi, nel 1938, insieme all’aumento delle cattedre e delle materie previste ( le elenchiamo in foto); e, nel 1941, l’aumento dei Consiglieri da 5 a 7.
Proprio nella seduta dell’ottobre 1938, fu introdotta, tra le nuove materie, l’Armonia e il Contrappunto; cosa che consentì, a Giovanni Rota di vincere il concorso per tale cattedra. Tale carica, però, fu assunta, nel 1939, dopo l’esito negativo del ricorso proposto dai maestri Mariano Cinque e Italo Lippolis. Tale coincidenza ci fornisce l’opportunità di soffermarci su detto maestro, a tutti noto come Nino Rota.
Nella domanda di partecipazione, la Commissione esaminatrice dichiara “(…) ha conseguito il diploma di magistero, nella classe di composizione, con la media di punti 8,50 su 10, il 24 dicembre 1929, presso l’Accademia di Santa Cecilia in Roma. Possiede la laurea in lettere, conseguita nell’anno 1936, con punti 92 su 110. Esibisce diploma di composizione del Curtis Institute di Philadelphia-Usa, in data 28.5.1935 (non concordano i dati inseriti in Wikipedia, n.d.r.). Presenta alcuni programmi di esecuzioni a articoli di giornali e riviste, relativi a sue composizioni eseguite in diverse città dell’Italia e dell’estero. Due lettere del Sindacato Nazionale dei Musicisti, relative ad invito a partecipare alla 2a Mostra Nazionale di Musica Contemporanea (1932) e, nel 1936, dell’Ente Autonomo Terzo Festival Nazionale di Musica, (nel cui programma verrà inclusa una sua canzone per strumenti con la quale si richiedono cenni biografici dell’Autore, a firma del Presidente Lualdi). Presenta la tesi sostenuta per la laurea in Lettere: “Aspetti tecnici ed estetici della Musica nel Rinascimento italiano visti attraverso la teoria di G. Zarlino”. Allega un elenco di sue composizioni musicali, edizioni Ricordi: “Quintetto” (per flauto, oboe, viola, violoncello ed arpa); “Ballata e Sonetto del Petrarca” (per canto e pianoforte); “Ippolito gioca” (canto e pianoforte); “La figliuola del Re” (canto e pianoforte); “Perché si spense la lampada” (canto e pianoforte); e le seguenti altre, edite da G. Schirmer – New York: “Campane a festa” e “Campane a sera”.
Nella relazione di assegnazione della vincita al concorso, la Commissione dichiara: “Il Rota, dotato di pregevoli qualità artistiche e culturali, ha infatti dimostrato, attraverso le molteplici prove d’esame, di essere in possesso della materia che sarà chiamato ad insegnare”. Felice Giovine (riproduzione riservata)

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